La bolla Google-free

Quando una persona è al centro di una crisi d'immagine o di reputazione, ci sono degli aspetti intangibili che vale la pena affrontare. Essi non sono direttamente connessi a variabili esogene bensì a quelle interiori e della sfera sociale.
La persona che sta vivendo una crisi di immagine è di per sé vulnerabile, esposta in maniera amplificata ai giudizi altrui e per questo, nella sua sfera emotiva molto fragile e confusa.
Anche e soprattutto personaggi con corazze di ferro sono solitamente deboli nel loro mondo interiore e pertanto facilmente bersaglio di attacchi.
Solitamente essi mostrano una capacità di reazione eroica, a volte deridendo coloro che sparano ma in realtà è un meccanismo che viene utilizzato dalla persona per un istinto di protezione: nei confronti della famiglia, dei cari o anche di se stessi.

Due i consigli che mi sento di condividere su questo aspetto: l'utilizzo dello "scivolo" in maniera efficace e la corretta gestione del tempo a disposizione - riempiendolo di positività.
Non è realistico pensare ad un isolamento completo dalla realtà in certi casi ed è per questo che le informazioni che più colpiscono dovrebbero essere le prime a scivolarci addosso, quasi fossimo al parco giochi. Minimizzare gli attacchi ricevuti oppure affrontarli con ironia possono essere le due tecniche da utilizzare per la miglior difesa personale di sempre.
Un'ulteriore leva è rappresentata, come accennavo sopra, dall'utilizzo della bolla oraria nella quale vengono zittiti tutti, accesi i dialoghi con i famigliari, fatte lunghe camminate o anche ascoltata buona musica.
Una bolla nella quale le notifiche vengono tolte, le tv spente concentrandosi su ciò che di positivo può accadere al proprio tempo con le persone più importanti.
Questo, posso testimoniarlo, può scatenare delle azioni "pure" da parte dei diretti interessati che sono frutto del tempo trascorso nella tranquillità e non reazioni a stimoli esterni poco piacevoli.
Creando la bolla puoi decidere tu a chi offrire spazio vitale ed ossigeno, non è la gente che bussa ed entra senza permesso. Il tempo nella bolla è dedicato alle cose importanti, non a personaggi che vivono di gossip o di chat.
La bolla di cui parlo è rigorosamente Google-free. Essa permette uno spostamento cognitivo ciclopico da un problema ad una situazione di creatività.
Infine, per non scendere troppo nel tecnico, ecco cosa propongo di fare durante questo spazio/tempo:
- esercizio di scrittura a mano
10 minuti, non di meno, sul tema Le mie doti. Sembrerà assurdo ma siamo veramente incapaci di visualizzare bene le caratteristiche positive che ci contraddistinguono e questo esercizio obbliga la nostra mente a staccarsi dal personaggio e ragionare in maniera autonoma.
- spostare il focus
Ricordo che ci sono libri di psicologia applicata interessantissimi sull'argomento e pieni di esercizi e sfide che si possono raccogliere. Rimanendo focalizzati solo sulla nostra immagine lesa perderemmo la concentrazione su tutto ciò che di positivo potremmo creare.

Riassumendo, lasciamo ai portavoce il compito di scervellarsi su come gestire i messaggi in uscita ed analizzare quelli in entrata. Facciamo sì che ci siano persone emotivamente preparate a governare la situazione e fidiamoci.
Il nostro focus dovrebbe essere tutelare il tempo a nostra disposizione con l'utilizzo di materiale positivo, di relazioni sane e di esperienze famigliari gratificanti.
Basterà tornare un po' bambini e ricordarsi di due figure: lo scivolo e la bolla.
Ciò che non è governabile non dovrebbe ferire. Il tempo di tutti sulla terra è poco, io non lo investirei a rincorrere fantasmi imbecilli che credo stiano dichiarandomi guerra, piuttosto mi berrei un bicchiere di vino in buona compagnia.

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