Scandalo Facebook - Zuckerberg chiede scusa - e quindi?

Molti gli articoli che negli ultimi giorni sono stati scritti sullo scandalo dei big data, partito dal caso Facebook-Cambridge Analytica.
Riassumendo e semplificando per eccesso, i dati personali degli iscritti su FB sono stati utilizzati per influenzare le decisioni di voto.
La conseguenza è che le agenzie di gestione inserzioni e pubblicità su FB hanno gridato al retrofront, Zuckerberg, attraverso la CNN ha dato la sua disponibilità a parlare al Congresso Americano per lavorare assieme ad una soluzione il più veloce possibile perché secondo lo stesso CEO di Facebook, le prossime elezioni in America sono ancora terreno florido per utilizzare i big data dei social media in maniera impropria.
La sua lunga lettera pubblicata su FB è da manuale: si prende le responsabilità, non scarica barile, spiega - anche ai più ignoranti- come si è arrivato a questo punto ( il passaggio sulle APP esterne è fondamentale) e alla fine propone un programma specifico di lavoro per garantire maggior tutela a tutti gli utenti. "Se non ce la dovessimo fare, non vi meritiamo." Conclude. Amen. Bravo, riflessivo, costruttivo, buon comunicatore.
Vorrei però evidenziare tre cose che a me, personalmente danno abbastanza fastidio e che sono la conclusione di quasi tutte le analisi sul caso:
1. Gli utenti sono influenzabili con messaggi su FB ( su acquisti, voti, opinioni). E' dato per scontato.
2. Gli utenti sono nerd e in quanto tali sanno esattamente che una applicazione - alla quale accediamo tramite Facebook- attinge alle informazioni/ dati / foto.
3. Siamo tutti degli sprovveduti perchè abbiamo pubblicato dati personali su FB, foto, pareri, opinioni, dichiarazioni di voto, di acquisto, di vita.

Ora, che le app più banali ti diano la possibilità di accedere tramite FB è una comodità ma che Runkeeper o Runtastic possa influenzare il mio voto ( peraltro inutile visti i risultati) mi sembra eccessivo. Bisogna innanzitutto capire di che app stiamo parlando e poi gridare allo scandalo.
I big data ci sono e ci sono evidentemente anche grazie al mio contributo. Io però so cosa ho condiviso, no?
La famosa discrezione, vi dice niente?!?
Ci sono dati sensibili che anche io vorrei rimanessero miei ma se non li carico, non si propagano, no?
Voglio dire, è vero che Facebook ha toppato ma infondo toppiamo tutti i giorni dando le nostre informazioni alla qualunque.
Mamme con foto di figli su FB, gli ultimi acquisti vanno fotografati e condivisi, i piatti ( non se ne può più!!!) etc.
C'è, secondo me, un dolo enorme da parte non solo di Facebook ma di tutti i social nella leggerezza con la quale hanno trattato la privacy e i dati.
Ma c'è altrettanta leggerezza nello schiacciare un "Pubblica" condividendo, noi come fonte, i dati.

L'ultima poi, quella del fondatore di Whatsapp, che lancia il topic #cancellatefacebook mi sembra veramente un ossimoro. Loro?!?!? Quelli di Whatsapp!?!?!


Commenti

Post più popolari